Gela: acque inquinate, sequestrate aree della raffineria Eni

1' di lettura 12/10/2021 - Il gip del Tribunale di Gela ha disposto il sequestro preventivo del ramo aziendale delle società 'Raffineria di Gela Spa' e 'Syndial Sicilia Spa', ora 'Eni Rewind Spa'

Il provvedimento riguarda l'attuazione e il monitoraggio del progetto di bonifica delle acque di falda approvato dal ministero dell'Ambiente con un decreto del 6 dicembre 2004. Sequestrate preventivamente anche le aree dello stabilimento di Gela destinate all'attuazione del progetto di bonifica. Il gip ha inoltre disposto la nomina di un amministratore giudiziario per le funzioni connesse alla bonifica delle acque di falda. Il decreto di sequestro riguarda l'ipotesi di reato dell'omessa bonifica, considerando il mancato raggiungimento degli obiettivi di bonifica previsti dal progetto. Le indagini sono state portate avanti dalla Capitaneria di porto e dal commissariato di Gela, su delega della Procura.

In una nota "Eni prende atto dei provvedimenti adottati dall'autorità giudiziaria rispetto all'impianto TAF a Gela. La società, riservandosi ogni opportuna valutazione in sede processuale, conferma di avere sempre operato nel rispetto dei requisiti di legge e ribadisce che continuerà ad interloquire con la magistratura assicurando la massima cooperazione".






Questo è un articolo pubblicato il 12-10-2021 alle 17:50 sul giornale del 13 ottobre 2021 - 138 letture

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